
A MILANO PER PARLARE DI GREENWASHING
Il greenwashing nel settore immobiliare: una sfida giuridica e culturale
di Vincenzo Vecchio, Presidente Nazionale APPC
📍 Milano, Sala Gualdoni – Tribunale di Milano
Ieri ho avuto l’onore di partecipare a un prestigioso convegno organizzato dalla Commissione Diritto dell’Ambiente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, un momento di riflessione e approfondimento su tematiche oggi più che mai centrali nel dibattito giuridico, sociale ed economico: ambiente, urbanistica e pratiche commerciali scorrette.
L’intervento del Prof. Salvemini e la riforma urbanistica
Tra i relatori di altissimo profilo ha preso la parola il Prof. Leonardo Salvemini, autorevole esperto di diritto urbanistico, che ha illustrato gli aspetti salienti della proposta di legge sulla riforma urbanistica presentata dall’On. Erica Mazzetti. Un intervento lucido e puntuale, che ha richiamato l’attenzione sulla necessità di politiche territoriali coerenti, in grado di coniugare sviluppo e tutela ambientale.
Greenwashing: cos’è davvero?
Uno dei momenti più intensi della giornata è stato l’intervento dell’Avv. Elisabetta Cicigoi, che ha affrontato con profondità un fenomeno sempre più diffuso e insidioso: il greenwashing.
Il termine greenwashing – traducibile in italiano come “ecologismo di facciata” – indica la strategia attraverso cui aziende, enti o operatori immobiliari promuovono un’immagine falsamente sostenibile delle proprie attività, utilizzando slogan, nomi o simboli che evocano la tutela dell’ambiente, senza però che vi sia un reale rispetto dei criteri ecologici.
Nel nostro settore, questo fenomeno si manifesta spesso attraverso la presentazione di progetti edilizi che si definiscono “green” o “eco-friendly”, ma che in realtà prevedono, ad esempio, la cementificazione di aree verdi, l’abbattimento di alberature o la mancata efficienza energetica. Dietro nomi seducenti come “Residenza del Bosco” si celano talvolta interventi che di sostenibile hanno solo il nome.
Perché è un problema
Il greenwashing non è solo una scorrettezza etica o comunicativa: è una vera e propria pratica commerciale ingannevole, con ripercussioni sia sul mercato che sulla fiducia dei cittadini. L’Avv. Cicigoi ha sottolineato l’urgenza di una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori, affinché imparino a “leggere oltre le etichette” e a riconoscere ciò che è veramente sostenibile.
Un libro da leggere
Chi desidera approfondire l’argomento troverà un valido strumento nel volume “Greenwashing. Fondamenti giuridici – Pratiche commerciali sleali – La direttiva 2024/825”, edito da Pacini Giuridica. Un’opera rigorosa e accessibile, utile non solo ai giuristi ma anche ai professionisti del settore e a tutti i cittadini attenti all’ambiente.
L’impegno dell’APPC
Come Associazione Piccoli Proprietari Case – APPC, ci sentiamo chiamati a vigilare e sensibilizzare sull’uso corretto delle parole e dei progetti. Sostenibilità non può essere uno slogan: dev’essere un valore concreto, verificabile, ispiratore delle politiche abitative e urbanistiche del presente e del futuro.
Il convegno di Milano ha rappresentato un momento di confronto costruttivo e stimolante. Ringrazio sentitamente l’Ordine degli Avvocati di Milano per l’invito e per aver dato voce a queste tematiche fondamentali per la qualità della vita nelle nostre città.
Vincenzo Vecchio
Presidente Nazionale A.P.P.C.

Salva Milano: un de profundis atteso
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